Tappa ambita del sud-est asiatico, la Cambogia è un Paese che conserva intatto il fascino degli antichi templi e di una natura rigogliosa. Un viaggio in questa terra ha il gusto di avventura, spiritualità e pace, per uno stile di vita meno stressato di quello occidentale. Vi va di saperne di più?
Fiumi in piena e foreste selvagge sono parte del paesaggio cambogiano. Ad eccezione di Angkor il resto del Paese è poco battuto dalle folle di visitatori. In ogni modo vi invitiamo a non allontanarvi troppo dai percorsi turistici tradizionali, poco sicuri e afflitti spesso dal banditismo.
La nostra proposta
Abbiamo scelto per voi un itinerario alla scoperta della Cambogia abbastanza semplice, sicuro e straordinario per la bellezza dei luoghi che visiterete. Considerate un paio di giorni per ciascuna cittadina. Iniziamo il tour proprio dalla capitale.
Phnom Penh
Sorge lì dove si incontrano i fiumi Mekong e Tonlé Sap, in una splendida posizione. In giro per la capitale cambogiana resterete affascinati persino dallo sfrecciare dei motorini (attenzione a non restarne travolti, però, non si curano particolarmente dei pedoni) che sfrecciano fra i vicoli. Ma saranno soprattutto i mercati e le strade pullulanti di gente di ogni tipo ad attrarre la vostra attenzione, così come gli scatti di reflex e smartphone. Vivace fino alla frenesia, Phnom Penh era denominata la “Perla dell’Asia” prima della guerra e della rivoluzione armata. Per fortuna, oggi, ha ripreso un ruolo degno di nota nel Paese. Trascorrete del tempo di relax nei suoi caffè raffinati e godete della buona cucina locale.
Vi consigliamo, inoltre, di visitare:
- Il Palazzo Reale.
- Il Museo Nazionale della Cambogia.
- Il Museo Tuol Sleng.
- Solo se ve la sentite, i Campi di sterminio di Choeung Ek.
Dopo un paio di giorni sarete pronti a ripartire. Ci vogliono circa 5 ore d’auto per raggiungere Battambang, fascinosa cittadina dal passo decisamente più lento e rilassato rispetto alla capitale.
Battambang
Caratteristica per l’architettura coloniale tipicamente francese, risalente all’inizio del Novecento, Battambang è estesa lungo il fiume Sangker.
È in prossimità della riva che troverete la maggior parte dei Caffè in cui poter trascorrere del meritato relax.
Vi consigliamo di andare alla scoperta del Wat Kor Village e del Quartiere artistico. Il primo è un piccolo villaggio inglobato nella città, rinomato per l’omonimo tempio. Andateci nel tardo pomeriggio per godere del bellissimo tramonto sul fiume. Da non perdere anche le case storiche del popolo khmer, prima etnia della Cambogia. Il Quartiere Artistico (St 2½), invece, è composto da diverse gallerie d’arte, baretti e negozi molto originali. Fate un salto al Lotus Bar e al Make Maek.
Per conoscere l’arte del luogo, invece, consigliamo il Battambang Museum.
Infine, una curiosità: il circo cambogiano più famoso, il Phare Ponleu Selpak, ha sede in questa città. Battambang, in effetti, ha il primato di essere il trampolino di lancio di numerosi artisti, cantanti e attori.
Siem Reap
Il viaggio da Battambang a Siem Reap è conosciuto come l’itinerario fluviale più suggestivo dell’intera Cambogia. Il viaggio dura circa tre ore in auto e si snoda fra templi sperduti e villaggi agresti.
Giunti a destinazione sarete nel posto migliore per andare a visitare le rovine di Angkor.
Siem Reap, nata proprio come luogo di gestione dei templi, è diventata un centro ben organizzato per i turisti: vi troverete ottimi ristoranti e alberghi di lusso, ma anche ostelli per irriducibili backpacker.
Nonostante tutto resta abbastanza a misura d’uomo, semplice e piacevole da visitare anche a piedi. Immergetevi da subito nella zona più centrale, sviluppata intorno allo Psar Chaa (Mercato Vecchio), cuore pulsante della cittadina, e non perdete una visita della Residenza Reale.
Per raggiungere i templi di Angkor, invece, organizzatevi con autobus e taxi collettivi. Il capolinea dista circa 3 km dal centro città: fatevi lasciare lì in túk-túk… almeno una volta va provato!
Fra i numerosi templi – non sono per niente tutti uguali – suggeriamo Angkor Wat e Angkor Thom.
Quando partire
Visitate la Cambogia, se possibile, a dicembre e gennaio, quando il tasso di umidità è più basso, le temperature sono più fresche e la pioggia è moderata. Escludete del tutto aprile, il caldo è insopportabile. Se vi interessa particolarmente Angkor allora partite da maggio a ottobre, durante la stagione delle piogge. Vi starete chiedendo perché! L’umidità favorisce la crescita della vegetazione e lo spettacolo naturale è assicurato.
I primi di novembre, invece, si tiene una festa importantissima per il Paese: la cosiddetta Bon Om Tuk. Segna la fine della stagione delle piogge nonché l’inversione d’acqua del lago Tonlé Sap. Dura 3 giorni ed è un tripudio di danze, musica e fuochi d’artificio.
Le giuste precauzioni
Prima di andare in Cambogia ricordatevi di assicurare il vostro viaggio. Una polizza, in caso di problemi, potrebbe fare davvero la differenza. L’assicurazione da viaggio tutela voi e il vostro bagaglio, coprendo le spese mediche, l’eventuale rimpatrio, furto e smarrimento di bagaglio. È il minimo per vivere una vacanza senza pensieri, siete d’accordo?