Avete intenzione di trascorrere le prossime vacanze in Laos? Il suo passato politico difficile, che lo isolò negli anni ’70 per oltre un decennio dal resto del mondo, ha fatto sì che conservasse le proprie tradizioni più dei paesi limitrofi. Se desiderate scoprire l’Oriente più genuino è la destinazione che state cercando.
Oggi il Laos è una Repubblica democratica popolare, un luogo tranquillo e lontano dalla modernizzazione. Visitandolo allenterete il passo, vi lascerete accogliere dalla gentilissima popolazione locale e rapire dallo stile di vita semplice e intriso di spiritualità. Il paesaggio è davvero unico: templi buddisti, villaggi di montagna, risaie, le suggestive pianure della valle del Mekong – fiume che attraversa l’intero Paese – le cime innevate dell’Annam. Vi è venuta voglia di fare questa esperienza?
Vacanze in Laos: cosa sapere prima di partire
Il Laos dista circa 10 ore di volo dall’Italia, la lingua ufficiale è il lao ma gli abitanti parlano anche il francese. Giunti a destinazione dovrete spostare il vostro orologio in avanti di 7 ore.
L’ingresso nel Paese è consentito agli stranieri muniti di passaporto – valido almeno da 6 mesi – e visto turistico. Questo va richiesto presso le Rappresentanze diplomatico-consolari laotiane, ma se state per un breve periodo, ottenetelo in aeroporto al costo di circa 35 dollari (ricordatevi di portare con voi una foto tessera).
Qual è il periodo migliore
Vi suggeriamo di partire da novembre a febbraio, mesi in cui piove di meno e il caldo non è tremendo. Se amate il trekking e le escursioni in montagna, invece, andate da maggio a luglio.
Salute e polizza viaggio
Le strutture sanitarie in Laos sono pessime, guai a partire senza un’adeguata assicurazione medica. È necessario avere la garanzia di copertura delle spese ospedaliere e del rimpatrio aereo sanitario.
Cosa visitare
Le destinazioni principali in Laos sono sicuramente la capitale, Vientiane, il distretto di Luang Prabang, Vang Vieng e Pakse. Scopriamole insieme.
Vientiane
L’impronta del colonialismo francese, in questa città, è evidente. L’architettura coloniale, però, convive con gli splendidi templi buddisti come il Wat Si Saket, che custodisce migliaia di rappresentazioni del Buddha, e il Wat Si Muang, edificato sopra un santuario indù.
Meritano una visita anche:
– il Tempio del Buddha di smeraldo, oggi divenuto un museo;
– l’arco di trionfo Patuxai, punto d’osservazione panoramico sulla città;
– il Museo nazionale del Laos.
Al tramonto, per un drink o una cena, andate nei locali del lungofiume: anche lì noterete una certa influenza della cultura francese. Infine, consigliamo i mercati del mattino per l’acquisto di souvenir, prodotti dell’artigianato locale e articoli di elettronica a basso prezzo.
Luang Prabang
La leggenda racconta che Luang Prabang venne fondata da Phunheu Nhanheu, un essere dal sesso indefinito, dal viso di colore rosso e il corpo filamentoso. Vi capiterà spesso, infatti, di trovare dei souvenir che lo raffigurano. All’interno del Wat Wisunarat, invece, sono conservate le sue immagini cerimoniali, esibite solo una volta l’anno, durante le celebrazioni del Pi Mai (capodanno laotiano).
Per godere di una bellissima vista sul centro città salite sulla collina Phu Si, alta un centinaio di metri e vera mecca per chi ama i tramonti. La cima è dominata dal That Chomsi, uno stupa dorato alto 24 m.
Una chiccha: raggiungendo la collina dal lato settentrionale, dopo appena 329 gradini incontrerete il Wat Pa Huak. È fra gli ultimi templi di Luang Prabang sfuggiti a lavori di restauro che hanno snaturato parecchi di questi luoghi sacri.
Da non perdere, infine, l’Area Nazionale Protetta di Phou Xieng Thong, il Royal Palace e il Wat Mai Suwannaphumaham.
Vang Vieng
Avete presente quei dipinti orientali, su tela, che raffigurano delle tipiche scene rurali? Van Vieng li ricorda a pieno. È un posto per sportivi ed escursionisti: in molti la raggiungono per praticare kayak sul Nam Song, fare rampicata sulle pareti di roccia calcarea, andare alla scoperta di antiche grotte. Fra le tante segnaliamo la Tham Jang, la Tham Phu Kham e il Triangolo di Tham Sang.
Pakse
È una cittadina molto tranquilla nella quale vi suggeriamo di sostare un paio di giorni. Situata nel punto di confluenza dei fiumi Mekong e Don, conserva ancora qualche edificio coloniale, come il grande palazzo della Società Cinese, di stile franco-cinese.
Da non perdere: escursioni in giornata verso l’Altopiano di Bolaven, Tat Lo e Kiet Ngong; una fresca Beerlao (birra locale) lungo il fiume Mekong; la visita dei templi Wat Luang e Wat Tham Fai. Infine, se vi appassiona il golf, provate le 18 buche del Pakse Golf.
Il nostro piccolo approfondimento sulle maggiori destinazioni del Laos termina qui, vi auguriamo un viaggio da sogno.